Paziente coinvolto… paziente contento (e medico contento!)
Come abbiamo già visto nel nostro blog il paziente di oggi è molto diverso rispetto a solo 10/15 anni fa. Oggi il paziente, appena nota qualcosa di strano, ancor prima di andare dal medico di base, consulta “dott. Google”, cerca sul web notizie riguardanti la sua salute, o di figli e parenti.
Tutto ciò, se da un lato rappresenta un pericolo a causa della bassa qualità delle fonti di informazione online, dall’altro può diventare un’opportunità.
Il coinvolgimento del paziente nel processo di cura lo rende un soggetto sempre più responsabile e più “attivo”, più informato e sicuramente più “compliante” rispetto alle cure indicate (…se spiegate per bene!!)
Una nuova sfida: mantenere alta la qualità del servizio in un regime di spending review
Negli ultimi anni si è osservato un costante incremento dei costi per gli “healthcare provider”. Qualsiasi prezzo, da quello dei guanti di latex a quello delle assicurazioni, è aumentato mentre i fondi che i diversi Stati dedicano alla spesa sanitaria sono diminuiti e sono sempre più difficili da ottenere. Per mantenere la qualità delle prestazioni erogate nonostante i tagli economici, risulta pertanto di primaria importanza per le strutture migliorare la propria efficienza.
Per farlo, gli ospedali stanno cercando modelli di efficienza da applicare al fine di rendere i processi interni più rapidi, sicuri ed economici. Ma anche il paziente può (anzi: deve) avere un ruolo in tutto ciò. Infatti, il paziente impreparato e non coinvolto potrebbe causare dei problemi come ad esempio la cancellazione di procedure mediche e inutili chiamate all’equipe medica per richiedere spiegazioni o per lamentele. La mancanza di coinvolgimento rischia di cancellare gli sforzi organizzativi che le strutture eroganti servizi sanitari stanno facendo, con un conseguente aggravio della situazione finanziaria, dei risultati clinici, e del livello di soddisfazione dei pazienti e del numero di contenziosi legali.
Coinvolgimento del paziente = più efficienza
Più il paziente viene coinvolto meglio risponderà alle cure, non mancherà agli appuntamenti e si presenterà consapevole e pronto a tutti i momenti del percorso di cura. Questo per gli healtcare provider significa maggior efficienza!
Uno studio condotto da Glick D. nel 2006 negli USA ha evidenziato che la cancellazione delle procedure mediche da parte dei pazienti determina la perdita di milioni di dollari tra tempo di lavoro sprecato e materiale inutilizzato. Di tutte le procedure mediche effettuate, ben il 28% viene cancellato dagli stessi pazienti, con un costo medio per prestazione di oltre 2.100 $ tra spese di personale e materiali1 .
Un altro studio condotto da Thomas T. riporta che, educando il paziente e rendendolo soggetto attivo nel processo di cura, si può migliorare la compliance del 25%, riuscendo quindi ad eseguire più prestazioni2.
Inoltre ben il 77% dei pazienti assicurati, cambierebbe il proprio ospedale con uno in cui vengano date più informazioni riguardo la propria salute3. Il 25% dei pazienti che hanno cambiato medico lo ha fatto per non aver ricevuto informazioni adeguate riguardo i trattamenti medici e le possibili alternative.
Gli operatori sanitari quindi hanno bisogno di strumenti efficaci, accessibili e misurabili per fare in modo che i pazienti acquisiscano una maggiore responsabilità e consapevolezza nella gestione della loro cura e più in generale della loro salute.
1 Glick, D., Who cancelled my case? Day-of-surgery cancellations in inpatient and outpatient surgery of Anaesthesiologists: Annual Meeting Abstracts 2006 settings, American Society, 2006
2 Thomas, T., Impact of an internet-based educational program on colonoscopy attendance and quality, American College of Gastroenterology Annual Scientific Meeting, 2007
3 Knee, K., Jacobs, M., More than a wise patient care decision, computer based education makes good business sense, Oncology Interactive Education Series, 2000